Amalfi -Torre dello Ziro – Pontone – Ruderi della basilicata di Sant’Eustachio – Atrani -Amalfi
Durata :6,9 km
Tempo di percorrenza : 4h 30′
Percorso – 350 metri di dislivello, prevalentemente da percorrere suscalinate. Punti panoramici eccezionali e monumenti di notevole interesselungo il percorso.
Logistica – Per chi arriva in zona con l’automobile, per le scarsissime possibilità di parcheggio ad Amalfi e ad Atrani, è consigliabile cominciare il percorso da Pontone. Per i più fortunati e per chi si serve dei mezzi pubblici è più semplice, come previsto dal percorso, iniziare la passeggiata ad Amalfi. Linee marittime Salerno – Amalfi in estate o autolinee da Napoli / Sorrento o Salerno per tutto l’anno.
Servizi e Ristoro – Bar e ristoranti ad Amalfi, Pontone ed Atrani. Possibilità di balneazione ad Amalfi e ad Atrani o nella vicina spiaggia di Castiglione.
Note – Ad Amalfi il percorso passa in prossimità del Museo della Carta.
Il percorso parte dal centro di Amalfi e conduce all’antica Torre dello Ziro che domina Amalfi dalla sommità del Monte Aureo. Da Piazza Duomo si risale la strada principale per quasi 400 metri fino allo spartitraffico. Subito dopo, sulla destra, si trova la scalinata della Salita dei Patroni da seguire per 300metri fino a raggiungere un’altra gradinata che sale a destra, passando al di sotto di un palazzo. Questa è la Salita per Pontone da percorrere fino ad un bivio dove si prosegue verso destra; prendere a destra anche alla deviazione successiva. Dopo un brevissimo tratto in piano si affrontano le ripide scalette che portano in un’area in cui sono ancora visibili i resti di antiche fortificazioni.
Ci si trova, infine sulla sommità del Monte Aureo dove si trovano i ruderi del Castello di Scalette, costruito nel 1480. Più avanti c’è un belvedere, rovinato da qualche “decorazione” in cemento, mai finita Per giungere alla Torre dello Ziro, alla fine delle scalette di accesso all’area, occorre mantenersi sempre sulla sinistra, seguendo un tratto inizialmente in discesa che costeggia, guardando il mare, il lato sinistro della rupe. Si arriva cosi alla torre, le cui prime notizie risalgono al 1151. Dal 1292 diventa “Turris Cziri”. Alcuni fanno derivare il nome da “ziro”, un grande contenitore in terracotta per la conservazione delle derrate alimentari. Secondo la tradizione locale nella torre fu imprigionata e poi uccisa la duchessa Giovanna d’Aragona su ordine dei fratelli Carlo e Federico, marchesi di Gerace, quando questi scoprirono un intreccio amoroso tra la donna ed il suo amministratore Antonio Bologna.
Il panorama che si gode dalla torre è notevole e ripaga ampiamente la fatica della passeggiata. Sulla via del ritorno ci si dirige verso la chiesa di Santa Maria del Carmine utilizzando la scalinata già percorsa; al termine di questa si prosegue diritto fino ad un portico con copertura a volta, aderente alla chiesa. Si torna sulla strada e, dopo pochi metri, le scalette a sinistra portano alla piazzetta di Pontone con la Chiesa di San Giovanni Ballista (al’ interno la lapide sepolcrale di Filippo Spina, risalente al 1346).
Uscendo dalla chiesa si sale perla rampa di scale a sinistra poi, in prossimità di una fontanella, si devia a destra. Continuando a mantenere la destra si incontrano i ruderi della Basilica di Sant’Eustachio (XIl secolo)dove sono ancora riconoscibili le tre absidi decorate con tarsie bicolori. Si riprende a salire e, al bivio successivo si devia a destra, in discesa, per ritornare verso la piazza di Pontone. Passando sotto il campanile della chiesa si continua a scendere e, giunti sulla strada rotabile che porta verso Ravello e Amalfi, si supera un tornante, si prosegue in discesa fino al bivio da cui si diparte la pedonale che conduce fino alla piazzetta di Atrani(vedi percorso n. 10).
Per tornare ad Amalfi si imboccano le scalette che passano sotto le case(si vedono voltando le spalle alla fontana). Ci si ritrova in un vero labirinto e conviene seguire una regola: ad ogni bivio voltare sempre a sinistra e/o in salita (attenzione alla svolta a sinistra in basso, che riporta in piazza).Dopo una decina di minuti ci si trova in via Santa Maria delle Signore che, costeggiando la montagna, porta ad Amalfi. Superata una deviazione a destra, si giunge in fondo alla via dove una scalinata porta ad uno spiazzo antistante la chiesa di San Francesco, annessa al convento omonimo, fondato nel 1222, attualmente sede di un albergo. Per tornare alla Piazza Duomo ci sono due alternative: le scalette a destra della chiesa, che portano sulla strada statale, oppure il vicolo Salita Roberto il Guiscardo, che porta alla stessa strada ma al riparo dal sole e in uno scenario più suggestivo.