da Nerano alla riserva F.A.I. della Baia di Jeranto con visita all’ex impianto estrattivo dell’ILVA
Durata: 6,4 km
Tempo di percorrenza: 4h 30′
Percorso– La passeggiata non presenta particolari difficoltà ed è molto piacevole per la possibilità di bagnarsi nelle acque dell’incantevole Baia di Jeranto. Interessante anche la visita del dismesso e restaurato impianto estrattivo dell’ILVA .
Avvicinamento– Partenza ed arrivo nei pressi della chiesa di Santa Croce a Nerano. Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici sia dalla provincia di Napoli (via Sorrento) che da Salerno (via Positano).
Punti di ristoro – Lungo il percorso non vi sono punti di ristoro. Presenti un bar e una rivendita di alimentari nella piazzetta di Nerano.
Marina del Cantone, sul mare, e Nerano, poco più in alto, sono le ultime località della Penisola Sorrentina ad affacciarsi sul Golfo di Salerno. Sotto il profilo amministrativo si tratta di due frazioni del Comune di Massa Lubrense, nella provincia di Napoli. Di fatto ancora Costiera Amalfitana che termina con Punta Campanella. Da Nerano prende il via un sentiero di facile percorribilità e di sviluppo breve ma classificabile senza dubbio tra gli “imperdibili”.
Si parte dalla solita chiesa di riferimento, in questo caso Santa Croce, in discesa verso il mare. Dopo soli 20 metri si di parte una stradina sulla destra (a terra una piastrella marca sentiero confermala correttezza della direzione presa)che con scarsi dislivelli porta verso la baia. In questo tratto si alternano gli scorci in direzione della Marina del Cantone e, nella direzione di marcia, verso l’alta scogliera su cui poggia la Torre di Montalto.
Giunti alla sella che unisce Montalto al promontorio di Punta Campanella diventa visibile lo specchio d’acqua della Baia di Jeranto. L’area è di notevole interesse dal punto di vista botanico.
La scarsa antropizzazione, il clima favorevole e le caratteristiche del terreno permettono la presenza di numerose specie vegetali non sempre facilmente rintracciabili in altre parti della Penisola Sorrentina.
Dopo un breve tratto in discesa si giunge ad un bivio. A sinistra si va verso la sella e, da questa, verso la torre; a destra verso la spiaggetta piccola di Jeranto. Tutta la baia fa parte della Riserva Marina di Punta Campanella (che include quasi tutta la costa della parte estrema della Penisola Sorrentina, inclusi gli isolotti dei Galli). L’accesso, con qualsiasi tipo di barca, è severamente regolamentato. Al di qua della linea di costa, invece, il territorio è di proprietà e sotto tutela del Fondo per l’Ambiente Italiano.
Per godere di queste particolari condizioni della natura è suggeribile, a questo punto del percorso, deviare verso destra, raggiungere la spiaggetta e, preventivamente attrezzati, concedersi qualche ora di sole e un tuffo in un mare pulito e dalla temperatura gradevole.
Ristorati, risalendo si lascia la spiaggia e, dopo un breve tratto, si prende a destra e in meno di duecento metri è impianto di estrazione minerale dell’ILVA possibile raggiungere l’ex impianto di estrazione militare dell’ILVA.
Sulla strada del ritorno si prende ancora a destra e si passa davanti ad un fabbricato restaurato, esempio di costruzione rurale tipico della zona. Nell’area circostante è stato anche ripristinato il vecchio paesaggio agricolo.
Sui terrazzamenti sorgono un oliveto e un agrumeto ed è possibile vedere le tecniche tradizionali di coltivazione: canali di irrigazione, protezioni dal gelo (le “Capannelle” ancora visibili nell’area sorrentina), le forme di potatura degli alberi.
Più in alto, ancora verso destra, si può raggiungere la Torre di Montalto. Facendo attenzione al precipizio sui lati a sud e ad est si può girare intorno alla torre per godere della vista verso Marina del Cantone e verso la costa fino al promontorio sul quale sorge Praiano.
Punti panoramici ancora più belli sono costituiti dalle sommità delle alture a ovest della torre, Montalto (137 metri di altezza) e la Penna (134metri). Per giungervi basta tornare verso il basso e dopo pochi metri voltare a sinistra. Tornati nell’area sottostante la torre, è ben visibile il sentiero che riporta al bivio dal quale si è scesi verso la spiaggia. In meno di un’ora si ritorna a Nerano.
L’ex impianto dell’Italsider nella Baia di Jeranto
Nel 1986 viene dismesso definitivamente l’impianto di estrazione dell’Italsider con una donazione al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). La cava che si affaccia sulla baia di Jeranto fu bonificata; gli edifici, collegati all’attività estrattiva, restaurati e resi visitabili. All’interno di questi, pannelli esplicativi, gigantografie e reperti dell’epoca testimoniano la dura realtà lavorativa portata avanti fino alla metà del secolo scorso. Un raro esempio di recupero di un area ex industriale in un contesto naturalistico e paesaggistico di notevole importanza che arricchisce ulteriormente la passeggiata.