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24.Termini – Punta Campanella

da Termini (Massa Lubrense) a Punta Campanella e Monte San Costanzo

Durata: 6,4 km

Tempo di percorrenza: 4h 30′

Percorso– Passeggiata non molto impegnativa. Considerare, però, poco più di 400 metri di dislivello da Punta Campanella alla vetta del Monte San Costanzo esposti interamente al sole.

Avvicinamento – Partenza ed arrivo dalla piazzetta di Termini. Raggiungibile in auto o con mezzi pubblici sia dalla provincia di Napoli (via Sorrento) che da Salerno(via Positano).

Punti di ristoro – Lungo il percorso non vi sono punti di ristoro. Presente un bar nella piazzetta de partenza e arrivo del percorso.


Punta Campanella segna la fine della Costiera Amalfitana. Oltre il capo, inizia il Golfo di Napoli. Anticamente il promontorio portava il nome di Punta(o Capo) della Minerva per la presenza in epoca romana di un tempio dedicato alla dea Minerva.

Questa passeggiata, ultima solo in ordine di elenca-zione, ha come tratto distintivo la quasi costante visibilità dell’isola di Capri e, lungo vari tratti, la vista contemporanea sul Golfo di Napoli e sul Golfo di Salerno.

Luogo della partenza è Termini, frazione di Massa Lubrense. Nei pressi della chiesa di Santa Croce (facilmente individuabile) si concentrano: la possibilità di parcheggiare, un bar per una breve pausa di conforto, la fermata dell’autobus per chi arriva con i mezzi pubblici, un terrazzo panoramico con una bella vista su Capri e il punto di partenza della passeggiata. Con le spalle verso l’ingresso della chiesa, si procede verso sinistra per pochi metri, per imboccare la stretta rotabile che scende verso destra. Poco più di cento metri e si arriva ad un bivio dove si prosegue verso destra. Da qui in poi, fino alla Punta Campanella, la stradina prosegue verso il basso con una pendenza appena percettibile, e il percorso non prevede deviazioni.

Anche stavolta non è facile sostituire con parole la suggestione del luogo. Basta pensare alla quantità di navigatori passati con le loro navi tra qui e l’isola di Capri. Se mai siano esistiti, gli stessi Ulisse ed Enea han-no solcato le acque dello stretto. Certamente le navi dell’impero romano (la parete di roccia di Capri, che fronteggia Punta Campanella è sede, sulla sommità della villa dell’imperatore Tiberio), le flotte saracene osservate e tenute a bada dalla torre aragonese del XV secolo e, fino ai giorni nostri, navi di ogni nazionalità ed imensione. Sul versante meridionale della punta un antico scalone, scavato nella roccia, conduce verso una grotta e verso un approdo che le navi dell’antichità utilizzavano per rifornire il locale tempio.

La via del ritorno prevede la salita alla vetta del monte San Costanzo. Si torna indietro di qualche decina di metri e si prende il bivio che porta verso l’alto per risalire lungo il costone di Pezzalonga. In vetta si aggira un’installazione militare e si raggiunge alla strada asfaltata che riporta a Termini. Prima di scendere verso” punto di partenza si suggerisce una deviazione verso la cappella di San Costanzo per ammirare il panorama verso i due golfi e la sottostante Marina del Cantone.

Alcuni tornanti della strada da percorrere tornando ver-so Termini possono essere “tagliati’ tramite scorciatoie.


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